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11 01 2009

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FORZA BARI!

10 11 2008

Ieri sono andato a nanna profondamente rattristato dalla scomparsa di Miriam Makeba. Oltre al dolore per la scomparsa di un’artista che ha saputo far conoscere al mondo quella faccia dell’Africa non legata alla tradizionale immagine di un continente ripiegato sulla sua povertà e privato della propria dignità dalla fame, ho provato la rabbia dei meridionali onesti di fronte all’ennesimo episodio di tentata estorsione ai danni di chi, tra mille vicissitudini, prova a dar vita a momenti di elaborazione culturale collettiva contro le culture criminali che avviliscono le nostre comunità. Il pizzo richiesto agli organizzatori di una manifestazione contro la camorra, manda a dirci di quanto la cultura criminale si senta inattaccabile in questa fase e di quanto riesca a minare alle fondamenta ogni ipotesi di serena convivenza tra cittadini.
Al risveglio, come ogni mattina, mi dedico alla lettura dei giornali: due notizie mi colpiscono, una buona e una cattiva.
Comincerò dalla cattiva:
Strappata l’opera che ritrae la curva del Lecce nell’ambito della Mostra GAP (Giovani Artisti Pugliesi). Non ci posso credere e non posso che apprezzare la presa di posizione dell’Assessore Nicola La Forgia, ma è il secondo moto di rabbia in poche ore, originato dalla medesima cultura della violenza e dell’intolleranza che costituisce il brodo primordiale di ogni cultura criminale. Segnalazioni di personaggi noti alla comunità cittadina per vicende non proprio edificanti, avevano trovato spazio sulle pagine della stampa locale e messo in guardia sul “rischio” che l’esposizione di un’opera di tal fatta potesse suscitare il risentimento di qualche “tifoso” particolarmente sensibile ed irascibile.
Dalle minacce si è passati ai fatti. Ero a poche decine di metri dal luogo del misfatto. La serata passata sul terrazzo del Fortino S. Antonio a seguire la lezione del Professor Franco Cassano. Una lezione dedicata in gran parte al concetto di Bene Comune ed alla crisi che ha avuto la capacità di snaturarne il senso, seguita da un centinaio di persone incuranti del freddo umido. Una serata dedicata alla ricerca degli elementi che possono riportare una comunità a sentirsi tale stringendosi intorno ad elementi che si possano sentire propri, ma non in termini esclusivi. E di qui la difficoltà a tracciare un limite, un confine identitario che avrà l’immediata conseguenza di escludere e quindi di circoscrivere la funzione pubblica del bene comune. Quanto erano vicine e quanto lontane da quel gesto di violenza queste riflessioni. Ripenso a Napoli ed ai recenti fatti di Taranto, dove è stata messa in fuga una produzione cinematografica, ma non posso fare a meno di pensare ai farmacisti e a tutti coloro che lavorano negli esercizi pubblici delle nostre città.
Eroi silenziosi, si confrontano quotidianamente con la violenza che si respira troppo spesso lungo le strade delle città meridionali, dei quali si hanno notizie solo quando la violenza si traduce in tragedia. La strada è un luogo a me caro e non ho mai smesso di praticarla. Quello che più mi fa male, oggi, è cogliere una sorta di accondiscendenza nei confronti di questo atto. Sono certo di scontrarmi con il senso comune prendendo questa posizione come questa, perché il calcio per alcuni costituisce un’oasi di impunità, una sorta di religione laica laddove è prassi non avere rispetto di niente e di nessuno e gesti come questo fanno parte dell’ordinaria amministrazione. Il calcio è un fenomeno culturale egemone, uno di quei temi sui quali serve una minima infarinatura per trovare argomenti di discussione laddove non esistono altri margini di confronto dialogico. Se un artista prova a leggere il fenomeno con spirito laico, è degno di essere additato come eretico e irrispettoso nei confronti della cultura dominante. L’attuale cultura dominante non ammette altri punti di vista. L’immagine della nostra città, al di fuori delle mura cittadine, è unilateralmente legata agli aspetti peggiori, a questa egemonia della cultura criminale e risultano al momento vani gli sforzi di tanti e tante che lavorano quotidianamente, con passione e convinzione, per costruire un’alternativa e non rimanere schiacciati da questa realtà. Si sta investendo e scommettendo tanto sul settore della produzione culturale nella nostra regione e la strada intrapresa non dovrà essere abbandonata, se si vogliono raccogliere i frutti di investimenti che avranno un ritorno non monetizzabile e che potrà essere percepito solo sul lungo periodo. In molti continuiamo a coltivare l’ambizione di candidare Bari a “capitale europea della cultura” . Il recupero della Sala Murat, che ospita la mostra, alla causa della produzione e della fruizione culturale ha rappresentato il primo tassello del percorso in questa direzione. Evidentemente c’è bisogno ancora di tanto lavoro per far si che la libertà espressiva e la diversità vengano colti come una ricchezza e non come un fattore di inquinamento da espungere.
Con queste mie riflessioni non voglio criminalizzare il calcio, passione che ha caratterizzato la mia infanzia, né allungare ombre di cupo pessimismo sul futuro della nostra città. Abbiamo tutte le potenzialità per costruire un futuro diverso.
Le classifiche dei campionati di calcio rappresentano meglio di qualsiasi indagine statistica i rapporti di forza, economici, politici e sociali, fra le diverse anime del paese e sarebbe necessario un cambiamento radicale della cultura più profonda di questa città per salire in serie A e non scendere più. Solo una grande comunità cittadina potrà esprimere una grande squadra e se non impariamo ad avere cura di quanto di meglio questa sa esprimere e ad accogliere la diversità come un fattore di sviluppo, ogni velleità di scendere dall’ascensore (fermo ormai da tempo ai piani inferiori) potrà essere messa da parte.
La buona notizia è che sono in arrivo in Puglia, tra il 5 ed il 7 dicembre, una serie di compagnie di artisti che coloreranno le strade dei capoluoghi di Provincia, tra le quali lo straordinario “Cirque du Soleil”!
Spettacoli che rappresenteranno l’occasione per fare festa e vivere la strada con gioia, per immaginare e sognare insieme la città che verrà.
Forza Bari!





NOTE DAL CASTELLO

7 07 2008

Si realizza un altro connubio tra grande musica ed un importante pezzo del patrimonio storico-architettonico della nostra terra.
Nei mesi di luglio e settembre l’Orchestra della Provincia di Bari sarà ospitata dal Castello Normanno-Svevo di Bari e sarà possibile assistere ai concerti in un luogo dal fascino indiscutibile, grazie all’intesa raggiunta con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia.
Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso che si potesse compiere questo ulteriore piccolo passo avanti nella costruzione di sinergie tra i migliori segmenti del patrimonio culturale locale.

Ovviamente non sarà trascurata la restante parte della Provincia ed i concerti in programma al Castello saranno proposti anche in sede decentrata come da tradizione.
Buon ascolto a tutti gli appassionati e buon lavoro a tutti i Maestri Professori d’Orchestra che con orgoglio e passione porteranno in giro tanta buona musica.
Un ringraziamento personale particolare va a chi lavora nell’ombra, cioè a tutti gli uomini ed a tutte le donne dell’ufficio, che rendono possibile il regolare svolgimento dell’attività dell’orchestra.





PRIMITIVO 2008

24 06 2008





Seminario Arci e Cap sulla condizione dei giovani artisti in Puglia

25 05 2008

ARCI Puglia & CAP Coordinamento Artisti Pugliesi, organizzano il Seminario ARCI & CAP presso la Fiera del Levante, spazio ARCI Padiglione Unioncamere, durante la Biennale. Oggetto del seminario è “L’arte sotto il Tacco – Creare, lavorare, vivere in Puglia: ragionamenti e prospettive”.

Allargare il bisogno di cultura, sostenere le nuove produzioni e i giovani artisti:come hanno fatto altrove? Cosa possono fare le istituzioni qui da noi? E gli episodi positivi di impresa culturale in Puglia come stanno? Cosa fanno per raggiungere questi obiettivi?

Programma:

  • Il punto sul CAP (artista CAP)
  • Emiliano Paoletti, zone attive Roma: il pubblico, i giovani artisti, i grandi eventi, i piccoli eventi, l’ascolto del territorio, le istituzioni. A Roma.
  • Fabio Losito, Assessore Cultura Provincia Bari: il pubblico, i giovani artisti, i grandi eventi, i piccoli eventi, l’ascolto del territorio, le istituzioni. A Bari.
  • Luigi Calò, Assessore Politiche giovanili Provincia Lecce:il pubblico, i giovani artisti, i grandi eventi, i piccoli eventi, l’ascolto del territorio, le istituzioni. A Lecce.
  • Pasquale Bellini, Accademia Belle Arti Bari: che fine fanno gli artisti che escono dall’accademia? Il “ruolo” della “scuola”.
  • Roberto Ricco, Kismet: azienda culturale e territorio 1
    Enzo Velati docente e critico: lavorare con i giovani artisti, stimoli, occasioni, prospettive.
    Coordina Luca Basso Dirigente Arci Bari e Musicista CAP

Fiera del Levante, Bari
spazio ARCI Padiglione Unioncamere

ore 16,00

info: tel. 080-5423199

puglia@arci.it





…la ronda del piacere

18 05 2008

Una settimana infernale, durante la quale i proclami e gli atti di violenza hanno lasciato sbigottito quell’immenso popolo che non ha ancora rinunciato alle idee di pace e uguaglianza tra gli esseri umani. La trionfante cultura di destra è andata affermandosi fino a produrre quanto è sotto i nostri occhi: Nicola non c’è più, a Napoli si è scatenata una terribile guerra tra poveri; Sindaci e Consigli Comunali di tutta Italia si affannano a benedire ronde animate da non meglio precisati prodi della giustizia fai da te. Tutti si affannano a condannare chi vive il disagio dell’indigenza, ma non si sente più parlare di ridistribuzione della ricchezza. Nessuno parla di questo in Parlamento ed il giustizialismo, condito con una buona dose di “sano” razzismo, si ritrova improvvisamente al cospetto di sterminate praterie.
In questo irrespirabile clima mi aspettano 2 settimane intensissime di decisioni e partecipazione. Prenderà il via giovedì 22 alle 19:00 LA BIENNALE DEI GIOVANI ARTISTI DEL MEDITERRANEO. Una grandissima occasione di crescita e di confronto per tutti gli artisti, gli operatori e gli spettatori locali. Sarà importante stringersi intorno ai giovani artisti internazionali, saperli accogliere e coccolare, affinché possano portare per sempre nei loro cuori i colori, i profumi ed i sapori della Nostra Terra. Sapranno ricambiare offrendoci uno sguardo inedito su quella che è la nostra realtà, una quotidianità sulla quale ci si interroga troppo poco se non sollecitati da tragici eventi . Questa volta potremo interrogarci tra un’emozione e l’altra, lasciandoci portare da suoni, immagini ed impulsi capaci di scuotere i sensi.
A mezzanotte va…





Ecco il blog!

11 05 2008

Il tempo corre e più di 3 mesi di mandato sono già alle spalle. La mia vita è radicalmente cambiata: tempi, modi ed abbigliamento. I capelli ci sono ancora tutti!

Mi mancano il silenzio della notte e la magia dell’alba che giunge ad interromperlo, ma questa straordinaria esperienza da Amministratore Pubblico continua.
Non ho promesso nulla a nessuno in questi mesi, ma una cosa sento di poterla promettere a tutti: l’Amore per il Bene Comune.
Il disprezzo per la Politica e per tutto ciò che è Pubblico, ci porta a non considerare più il Bene Comune come un valore, ma come un’utopia romantica ad uso e consumo degli ultimi sognatori. Dalla postazione in cui mi trovo è più facile cogliere pregi e difetti di un settore in perenne difficoltà, alla ricerca di risposte rapide ed attendibili, in un quadro di assoluta frammentazione. Per ora non mi arrendo di fronte alle mille difficoltà.

Reduce da un sabato intenso che mi ha visto attivo tra Bari e Barletta, ho deciso di cominciare senza aspettare oltre, mettendo on line un blog all’insegna della semplicità. Presto acquisterò un dominio che possa consentirci di avere uno strumento di relazione telematica più efficiente. Intanto la mailing-list si è allungata fino a raggiungere i 3500 indirizzi. Il principale timore è quello di rimanere schiacciato dall’enorme mole di contatti posti in essere e dalle aspettative che ha suscitato la mia nomina. Riuscire a venirne a capo equivarrebbe a sfatare il mito secondo il quale chiunque cerchi di interagire con un Ente Pubblico sia solo alla caccia di denaro.

Pochi giorni fa ho sentito in sede pubblica con le mie orecchie: “tutti vogliamo più soldi possibile”. E’ questo il dogma, la nuova religione all’alba del terzo millennio. Un’alba caratterizzata da nebbia e foschia, fatta di apparenza e grigi costumi, di possesso e grandi consumi. Non si tratta di fare proclami o moralismo di bassa lega, ma di mettere in atto piccole pratiche quotidiane capaci di ribaltare di fatto la schiacciante egemonia di un pensiero dominante spacciato per verità assoluta. Ci sto provando, cercando di prestare la massima attenzione ai più giovani e di imparare dai più adulti, non perdendo mai di vista l’orizzonte socialista che ha da sempre animato i miei pensieri e le conseguenti pratiche politiche.