Il tempo corre e più di 3 mesi di mandato sono già alle spalle. La mia vita è radicalmente cambiata: tempi, modi ed abbigliamento. I capelli ci sono ancora tutti!
Mi mancano il silenzio della notte e la magia dell’alba che giunge ad interromperlo, ma questa straordinaria esperienza da Amministratore Pubblico continua.
Non ho promesso nulla a nessuno in questi mesi, ma una cosa sento di poterla promettere a tutti: l’Amore per il Bene Comune.
Il disprezzo per la Politica e per tutto ciò che è Pubblico, ci porta a non considerare più il Bene Comune come un valore, ma come un’utopia romantica ad uso e consumo degli ultimi sognatori. Dalla postazione in cui mi trovo è più facile cogliere pregi e difetti di un settore in perenne difficoltà, alla ricerca di risposte rapide ed attendibili, in un quadro di assoluta frammentazione. Per ora non mi arrendo di fronte alle mille difficoltà.
Reduce da un sabato intenso che mi ha visto attivo tra Bari e Barletta, ho deciso di cominciare senza aspettare oltre, mettendo on line un blog all’insegna della semplicità. Presto acquisterò un dominio che possa consentirci di avere uno strumento di relazione telematica più efficiente. Intanto la mailing-list si è allungata fino a raggiungere i 3500 indirizzi. Il principale timore è quello di rimanere schiacciato dall’enorme mole di contatti posti in essere e dalle aspettative che ha suscitato la mia nomina. Riuscire a venirne a capo equivarrebbe a sfatare il mito secondo il quale chiunque cerchi di interagire con un Ente Pubblico sia solo alla caccia di denaro.
Pochi giorni fa ho sentito in sede pubblica con le mie orecchie: “tutti vogliamo più soldi possibile”. E’ questo il dogma, la nuova religione all’alba del terzo millennio. Un’alba caratterizzata da nebbia e foschia, fatta di apparenza e grigi costumi, di possesso e grandi consumi. Non si tratta di fare proclami o moralismo di bassa lega, ma di mettere in atto piccole pratiche quotidiane capaci di ribaltare di fatto la schiacciante egemonia di un pensiero dominante spacciato per verità assoluta. Ci sto provando, cercando di prestare la massima attenzione ai più giovani e di imparare dai più adulti, non perdendo mai di vista l’orizzonte socialista che ha da sempre animato i miei pensieri e le conseguenti pratiche politiche.
Ciao Fabio, tieni duro, dobbiamo costruire un modo nuovo e pulito di fare politica.
francesco
Fabio, fido e confido in te e in quello che sta nella tua mente.
La nostra splendida regione e in particolare Bari e la sua provincia ha bisogno di una ventata di gioventù e di ottimismo.
“Vieni a ballare in Puglia, Puglia, Puglia…..” (Caparezza)
A presto
Agnese da Rutigliano
ma cercano un violinista i folkabbestia?….ahaha scherzo…..essere artista vuol dire a suo modo essere ribelli,ma esser ribelli non vuol dire fare l’artista..hai dimostrato di esserne consapevole in tempi non sospetti…e meriti il posto che hai..ma siam sognatori per sempre….ti aspetto alle macerie…federico
Compagno Assessore! 🙂
Bentornato tra noi! Finalmente ti sei wordpressizzato anche tu!
Ti ho risposto alla mail: facciamo uno scambio di link?
Posturanismo
Aggiunto!!
Buon lavoro assessore.
🙂
“..ma siam sognatori per sempre” ..è una buona cosa 😉 ..è sempre un bene conciliare i bisogni reali con i sogni anche perchè molte volte si rispecchiano in essi. Se non abbiamo sogni, cosa ci resta del loro potere? E’ il potere del sogni che ci fa rialzare e continuare a lottare anche davanti a questa ambigua realtà!!
Benvenuto 🙂
un abbraccio, cristina.
…adelante 🙂
ciao fabio!
mi son fatta un giro per il blog e sembra uno strumento utile!
bravo e buon lavoro!
Gentile Assessore,
La ringrazio per avermi partecipato il suo “essereassessore”. Mi complimento con Lei per la passione e il personale impegno con cui sta svolgendo il mandato istituzionale.
Waldemaro Morgese
Direttore Teca del Mediterraneo, Biblioteca multimediale e Centro di documentazione del Consiglio Regionale della Puglia.
Bravo Fabio!
E’ ora che i ragazzi di questa regione prendano in mano la situazione, chè mò è a loro!
Buon lavoro!
Rombi
Prima di tutto ti ringrazio per il contatto, non ci conosciamo, ma considero il tuo modo di concepire la politica come l’unico modo oggi sostenibile di fare politica. Al di là degli slogan, però occorre effettivamente ripensarla (la politica) utilizzando nuove forme di partecipazione dal basso e la tua idea del nuovo dominio potrà essere certamente un buon inizio. Non ti nascondo, però, che oggi occorre affrontare anche una sfida culturale che vede da un lato la crisi dell’attuale sistema democratico e dall’altra la diffusa ricerca di omologazione a falsi modelli. Quindi diciamo che siamo ai confini di una nuova barbarie degli ideali.
Dove non c’è società non ci può essere politica.. E’ questo il limite dell’Italia, se si vuole comprendere appieno il concetto di “bene comune” o di “comunità” basta fare un viaggetto anche di pochi giorni in Scandinavia per vedere come la gente di quei freddi paesi abbia il rispetto assoluto per tutto ciò che è comune e come si adoperi per esigere lo stesso rispetto da tutti. Cortesia, collaborazione, rispetto, civismo non sono parole vane in quei paesi ma sono capisaldi della società mentre la politica si occupa solo di governare una società che già si regge benissimo da sola.. Da noi manca la società e la politica è l’espressione negativa del corpo sociale che la produce.. Mi sa che me ne torno in Svezia, tanto al freddo ci si abitua presto..
buon lavoro, assessore…